Conosci l’olio di Cannabis ma non sai esattamente come sfruttare le sue proprietà?
Con Olio di cannabis si fa riferimento all’olio derivato dalla pianta di canapa sativa o indica. Esistono in commercio diverse forme di olio di cannabis che si differenziano tra loro in base a specifiche caratteristiche:
– per la percentuale di CBD e THC
– per i metodi estrattivi utilizzati
– per i componenti vegetali impiegati durante la sua produzione.
Quando si fa uso di marijuana, in tutte le sue forme, si sperimentano diversi effetti: quelli del THC o tetracannabidiolo, responsabile del tipico effetto di “sballo” che è tipico della marijuana e il CBD o cannabidiolo più conosciuto per le proprietà terapeutiche sull’ organismo umano ed animale. Ma all’interno di un concentrato di marijuana, entrambe le componenti agiscono in sinergia e riescono a migliorare il benessere e la salute di chi ne fa uso.
L’olio di cannabis si differenzia dall’olio di di semi di cannabis che è ottenuto attraverso una spremitura a freddo del seme, ma ha una caratteristica più specifica che è data dalla concentrazione di fitocannabinoidi. Un’altra differenza che distingue tra tipologie di oli derivati dalla pianta della marijuana è quella dell‘olio di canapa utilizzato per la maggior parte dei casi a scopo alimentare e l’olio di cannabis il cui utilizzo è prevalentemente ad uso topico e terapeutico.
Cos’è l’olio di cannabis e quali sono i suoi effetti
L’olio di cannabis, più conosciuto come olio di semi di canapa, è un derivato che ha scopo medicinale e terapeutico. La sua preparazione parte dalla spremitura a freddo dei semi. Questo processo di produzione è utile a preservare le sue proprietà organolettiche.
Se alcune persone preferiscono usufruire delle proprietà benefiche della cannabis attraverso vaporizzazioni, c’è chi apprezza i molteplici utilizzi dell’olio di cannabis per sfruttare le numerose proprietà e potenzialità attraverso applicazioni dirette a contatto con la pelle. Per questo motivo l’olio di semi di canapa trova ampio utilizzo dalla cosmesi fino al settore alimentare, ma il suo scopo principale rimane quello della cura di diverse patologie, attraverso applicazioni medico-farmaceutiche e terapeutiche.
Cosa contiene l’olio di cannabis?
Omega 3 e 6
Acidi grassi
Vitamine E, B1 e B2.
L’olio di cannabis è un toccasana per il benessere di tutto il corpo, grazie alle proprietà antiossidanti che mantengono un equilibrio cellulare e contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi. Un sostegno per i pazienti affetti da patologie cardiovascolari, e per chi soffre di sindromi infiammatorie muscolari.
Dal punto di vista alimentare, i valori nutrizionali dell’olio di cannabis sono: circa 9KCal/g: il 100% dei grassi (90% saturi e 10% insaturi). Anche i semi di canapa possiedono una componente oleosa tra il 20-30%, 20% di fibre insolubili, il 20% di proteine, 10-15% di carboidrati.
Negli ultimi anni, l’olio di cannabis è diventato un componente principale dei prodotti per la cura del corpo come balsami per il corpo, creme per il viso, shampoo e creme di vario genere. Grazie alla presenza dei grassi insaturi che lo rendono un prodotto nutriente per la pelle, che si mantiene elastica e compatta. La sua applicazione è gradita anche da chi soffre di arrossamenti e irritazioni proprio per le sue proprietà emollienti.
Generalmente l’olio di cannabis non ha riportato testimonianza di effetti collaterali, salvo casi di reazioni ai principi attivi della cannabis, soprattutto al THC, anche se quest’ultimo ha una percentuale quasi irrisoria, dal momento che si tratta di un olio ottenuto dalla spremitura dei semi di canapa sativa.
Proprietà e benefici dell’olio di cannabis
Esistono tante proprietà quanti sono i benefici che possiede l’olio di cannabis per il nostro organismo
Seppure le ricerche scientifiche sano ancora all’inizio, l‘uso regolare di olio di semi di canapa può rinforzare le difese cutanee, e proteggere dalle infezioni cutanee quali dermatiti, eczemi, psoriasi, acne rosacea.
Una proprietà ancora una volta legata agli acidi grassi che lo compongono e altri composti terapeutici. Ma non è tutto, gli acidi grassi giocano un ruolo fondamentale per il cervello e il nostro benessere mentale.
Uno dei più importanti studi pubblicato su Nutrition & Metabolism ha messo in luce l’effetto benefico dell’olio di cannabis nel contrastare problematiche come ipertensione e arteriosclerosi riducendo i livelli di colesterolo. Inoltre, l’acido alfa-linoleico sembra riuscire a ridurre il rischio di patologie cardiovascolari.
Ricerche condotte nel 2017 vedono l’importanza dell’olio di canapa come antibatterico, in grado di inibire batteri resistenti quali lo Staphylococcus Aureus, principale responsabile di infezioni polmonari e cardiovascolari.
Olio di cannabis un alleato per chi soffre di dismenorrea, poiché in grado di combattere i dolori mestruali, la PMS o sindrome premestruale (basta farne uso quotidiano di 1gr di acidi grassi essenziali con una quantità pari a 210mg di acido gamma-linoleico). Efficace, pertanto, grazie alla presenza di acido gamma-linoleico che produce prostaglandina E1e riduce in maniera significativa gli effetti e gli stati dolorosi. Si è osservata anche una riduzione della ritenzione di liquidi e tensione al seno.
L’olio di canapa a spettro completo, in cui variano le concentrazioni di THC e CBD, essendo più, diventa efficaci per il trattamento del dolore cronico e muscolare, articolare e infiammatorio.
Quali sono le controindicazioni dell’olio di cannabis?
L’olio di canapa è adatto a tutti, la sua somministrazione si adatta ad animali, bambini e anziani. Questo è sempre legato alla percentuale minima di THC presente nell’olio di semi di canapa che dovrebbe essere ingerito in massime quantità per poter sortire qualche effetto collaterale o controindicazione. Tuttavia, dal momento che il ThC è comunque presente, seppur in quantità irrisorie, la sua presenza nel sangue (dopo l’assunzione di olio di canapa) potrebbe risultare dalle analisi diagnostiche delle urine e del sangue.
Come detto prima, il discorso cambia con l’assunzione dell’olio di hashish o olio di CBD. In questo caso, è comune avvertire emicrania leggera, dissenteria e vertigini se si eccede con le dosi del principio attivo.